GDPR. Alcune brevi risposte

GDPR. Alcune brevi risposte

A fronte delle numerose richieste, ci siamo resi conto che l’argomento è ancora poco chiaro ad una moltitudine di soggetti che ne sono direttamente interessati. Pertanto abbiamo stilato un piccolo elenco, non esaustivo, ma che cerca di fornire alcune risposte alle domande più frequenti:

  • Il General Data Protection Regulation 2016/679 con la sua entrata in vigore, sostituisce l’attuale Codice della privacy (il D.Lgs. 196 del 2003). Pertanto dal 25 maggio tale decreto non dovrà essere preso a riferimento;
  • Soggetti tenuti alla sua applicazione. In merito il regolamento è chiaro: tutti eccetto quelli individuati alla lettera c,  primo comma art. 2 “Ambito di applicazione materiale”, ovverosia quelli “(…) effettuati da una persona fisica per l’esercizio di attività a carattere esclusivamente personale o domestico;”.
  • Il principale cambiamento, rispetto alla normativa vigente comporta la responsabilizzazione dei titolari e  dei responsabili sull’adozione di comportamenti proattivi tali da dimostrare la concreta adozione di misure finalizzate ad assicurare l’applicazione del regolamento.

Ogni azienda sarà tenuta a:

  1. mettere in atto un controllo interno, con una gestione dei dati consapevole ;
  2. analizzare il proprio livello di esposizione ai rischi e a porre in essere una serie di interventi per mitigarli;
  3. documentare le scelte prese secondo un processo di responsabilizzazione, politica che è alla base dell’intero regolamento;
  4. informare i soggetti coinvolti.

Per ulteriori chiarimenti contattaci, il solo utilizzo di un software non è sufficiente a rispondere agli adempimenti richiesti.